Sindrome dell’ovaio policistico: un approccio integrato

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS – Poly-Cystic Ovary Syndrome) è una sindrome di grande complessità sia per la difficoltà di diagnosi che per la difficoltà nella cura. A parte la variazione della fisiologia delle ovaie, a livello clinico vi sono una serie di alterazioni endocrine e metaboliche. Per esempio, spesso le donne affette da ovaio policistico hanno problemi di iperandrogenismo (eccessiva produzione di ormoni maschili) che causa irsutismo (peluria eccessiva sul volto), acne ed a volte alopecia. Possono, inoltre, esserci disordini del ciclo mestruale (amenorrea, oligomenorrea…) e metabolici (insulino-resistenza…). Purtroppo, la PCOS è uno tra i disturbi più comuni dell’apparato genitale. A livello medico, dopo la diagnosi, si agisce principalmente curando il sintomo predominante, regolarizzando il ciclo mestruale oppure agendo sui sintomi quali acne ed irsutismo che hanno anche delle ripercussioni sulla psicologia della paziente.

Una volta che la malattia è stata diagnosticata, la paziente può fare un lavoro integrato e multidisciplinare. È importante sicuramente curare l’alimentazione, rivolgersi ad un/una psicolog@ se i sintomi creano un disagio estetico e relazionale e rivolgersi ad un’ostetrica che possa valutarne il pavimento pelvico per fare in modo di ristabilire un equilibrio.

Come scritto più volte, la Naturopatia è una disciplina che non si occupa della malattia, ma del malato. Prima di procedere con una cura di questo disturbo, si farà un lavoro per ristabilire l’omeostasi dell’organismo. Inoltre, grazie ai fiori di Bach, si potrà lavorare anche sulle emozioni che accompagnano durante il percorso di auto-guarigione.

In questo articolo metterò in evidenza una parte di quello che la natura ci offre per poter affrontare questa patologia.

  • Oligoelementi

Zinco-Rame sono due minerali che insieme agiscono sull’asse ipofisi-gonadi, quindi a livello ormonale. L’azione principale dello Zinco è diretta verso il sistema endocrino sul quale svolge un’attività regolatrice, in particolare è attivo sull’ipofisi. Mentre quella del Rame è antinfiammatoria.

  • Floriterapia

La floriterapia, come già scritto sopra, lavora sulle emozioni ed è molto personale, non si può fare un protocollo. Però un bellissimo lavoro di Marcella Saponaro (medico-ginecologo) mette in evidenza come ci siano dei rimedi che “ritornano” in più occasioni. Tra i fiori di Bach utilizza molto Beech che lavora sull’accettazione, Chicory sul fluire e Holly sull’amore. Inoltre, utilizza anche la floriterapia australiana che a differenza di quella di Bach agisce di più sul fisico rispetto alle emozioni.

  • Gemmoderivati

La gemmoterapia è una pratica che non si ferma al sintomo, ma lavora in profondità. Dopo un primo approccio di drenaggio (ovvero eliminazione delle tossine e pulizia degli organi), due rimedi molto utili sono Alnus Incana (Ontano Bianco) e Rubus Idaeus (Lampone).

Il primo è un rimedio ad azione rimineralizzante e riequilibrante dell’apparato genitale femminile, il secondo lavora proprio sull’asse ipofisi-ovaio come regolatore della funzione ovarica. Molto valido anche per contrastare l’irsutismo.

  • Fitoterapia

Liquirizia e Peonia vengono utilizzati dalla Medicina Tradizionale Cinese per lavorare su questo disturbo, apportano benefici sia sulla diminuzione della produzione di ormoni maschili che sulla regolarizzazione del progesterone e della prolattina. Anche la Camellia sinensis, il thè verde, è utile per questa patologia: la grande presenza di antiossidanti ed antinfiammatori ha un’azione generale di ristabilimento dell’equilibrio fisiologico dell’organismo. Vitex agnus castus, agnocasto, regolarizza il ciclo mestruale e gli ormoni che ne sono protagonisti.

Questi rimedi sono solo una piccola parte di quello che la natura ci mette a disposizione per affrontare questo disturbo. Il lavoro del naturopata sarà quello di capire quale sia il percorso migliore da seguire. Inoltre, attraverso un profondo lavoro su di sé si possono ottenere risultati importanti e perché no, la guarigione.

Dott.ssa Martina Baldi – Specializzanda in Naturopatia

 

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