Prerequisiti dell’apprendimento e scuola primaria: “Mettiamo i puntini sulle I”

Pronti, scuola primaria, via…

A breve si ritorna tra i banchi di scuola e numerosi sono i bambini che cominciano la scuola primaria, tra emozioni e preoccupazioni generali che caratterizzano ogni genitore alle prime armi con grembiuli, diari e libri scolastici. Molte mamme mi chiedono se il proprio figlio è realmente pronto ad affrontare lezioni, compiti a casa e il meraviglioso percorso dell’apprendimento della letto – scrittura, che li renderà futuri lettori e scrittori autonomi.

Vivere un nuovo inizio con l’ansia, di certo non aiuta il piccolo alunno; un clima sereno e tranquillo renderà il tutto, più semplice.

Affrontare grafemi, fonemi, numeri, sillabe e regole grammaticale non richiede formule magiche, ma è possibile valutare e considerare la presenza dei prerequisiti dell’apprendimento che hanno un valore essenziale,nel processo della formazione, del bambino tra i banchi.

Di seguito analizzeremo i diversi prerequisiti, fornendo piccole attività che è possibile fare insieme al bambino, al fine di potenziare la funzione di riferimento.

  • ATTENZIONE e MEMORIA

I pilastri dell’apprendimento sono sicuramente attenzione e memoria.

Senza attenzione non memorizzo alcuna informazione; senza memoria non riesco ad ampliare nessuna conoscenza.

Per attenzione si intende la capacità di focalizzare le nostre risorse cognitive su specifici stimoli esterni, provenienti dall’ambiente circostante. Esistono numerosi tipi di attenzione, ma è fondamentale sapere che un buon livello attentivo, permette un rapido e graduale processo di apprendimento.

La memoria rappresenta, invece, il nostro archivio, il magazzino di informazioni sempre nuove che diventano nostre e ci permettono, di riattivare conoscenze acquisite, al momento opportuno.

Difficoltà di attenzione e memoria compromettono notevolmente l’apprendimento della letto scrittura e del calcolo. È possibile esercitarle con diverse attività e giochi, come il Memory con le carte, la ricerca visiva (es. trova i fiori uguali, ect); il gioco del trova le differenze tra due immagini; ripetizione di parole o filastrocche ascoltate.

  • COORDINAZIONE OCULO – MOTORIA

Per coordinazione oculo – motoria si intende la capacità di eseguire movimenti con la mano coinvolgendo, allo stesso tempo, lo sguardo nel compito svolto. Basti pensare al colorare, scrivere rispettando il rigo o lo spazio adeguato. Molte volte si richiama il bambino, perché esce fuori dal contorno o non riesce a mantenere un ordine adeguato nella scrittura di singole lettere. Spesso alla base non si tratta di distrazione o poca motivazione all’esecuzione del esercizio, ma in effetti vi è una problematica relativa allo schema dell’integrazione visuo – spaziale. Un bambino che ha problemi di vista o problemi di motricità fine, può presentare difficoltà nell’apprendimento della scrittura. E’possibile esercitare questa funzione con attività base come: Abbinamento di colori,ritagliare, tratteggio mirato di forme, tangram, puzzle, manipolazione , labirinti visivi, creare collanine.

  • ABILITÀ METAFONOLOGICHE

Funzione fondamentale svolge la capacità metafonologica che ci permette di usare i suoni della nostra lingua per formare parole e manipolare i fonemi( suoni della lingua) e le sillabe per creare e produrre nuovi termini.  E’possibile distinguere la metafonologia GLOBALE (divisioni in sillabe: es. se dico CA – SA che parola è? Se ti dico TA – VO – LO che parolina è?) dalla metafonologia ANALITICA ( divisione in fonemi: se dico C-A-S-A che parola è? Se dico T –A-V-O-L-O che parola è?

Un bambino di 6 anni che accede alla scuola primaria avrà una notevole capacità globale di riconoscimento della sillaba iniziale e finale di una parolina, ricognizione di rime, divisione in sillabe che perfezionerà con l’accesso all’apprendimento della scrittura, riconoscendo ogni singolo segno grafico scritto, come lettera che caratterizza la lingua studiata.

Divertirsi con il piccolo a individuare rime, creare filastrocche, segmentare la parola o fondere i suoni per sentire che termine ne deriva è solo una delle tante attività che si possono proporre in qualsiasi momento. Non vi è bisogno di grandi materiali, ma solo un po di fantasia.

  • ANALISI E DISCRIMINAZIONE VISIVA E UDITIVA

Riconoscere se due suoni sono simili o diversi; identificare se una lettera è uguale o diversa dall’altra rappresentano sicuramente un altro prerequisito essenziale per l’apprendimento.

Difficoltà a livello uditivo, come otiti ricorrenti o ipoacusia di varie origini, così come una scarsa attenzione uditiva e visiva determinano carenze nel riconoscimento di suoni simili, sia a livello uditivo che a livello visivo.

Pensiamo alla differenza da /P/ e /B/ ( bambino diventa pampino a livello verbale) o la confusione grafica tra /d/ e /b/ in stampato minuscolo, presentano. Alla base di questi “errori”comuni, vi è molto spesso una scarsa capacità di discriminazione. Proporre al bambino attività in cui riconoscere lettere uguali sullo stesso foglio o la ricerca di una lettera tra diverse lettere proposte, così come richiamare l’attenzione se due suoni sono uguali o diversi, pronunciando parole e sillabe diverse, può aiutare sicuramente il futuro scrittore e lettore ad affrontare l’apprendimento della letto scrittura  in maniera adeguata.

Naturalmente queste sono solo linee guida generali per affrontare la tematica dei prerequisiti; nel caso in cui si presentano problematiche persistenti nel percorso scolastico è consigliabile consultarsi con specialisti del settore per avere una chiara delucidazione, oltre a una diagnosi precoce che è il futuro dell’apprendimento, per limitare danni futuri, anche di natura emotiva e psichica.

Vedere il proprio figlio scrivere il suo nome da solo, cimentarsi nelle prime letterine e nella lettura di paroline è sicuramente un traguardo importante. Non lasciatevi spaventare: sbagliando s’impara!

 

Dott.ssa Marianna Pisciotta – Logopedista

 

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