“Mettiamoci la faccia”: funzione e potenziamento dei nostri muscoli facciali

Negli ultimi anni si da sempre più attenzione al mantenere una forma fisica costante, attraverso lo svolgimento di sport e attività fisica di ogni natura: jogging, corsi di gruppo, sala attrezzi, nuoto ect. L’obiettivo primario è garantire uno stato di benessere psicofisico e determinare un potenziamento muscolare adeguato. Il famigerato lavoro muscolare, che richiede fatica e sacrifici, per raggiungere un tono adeguato del muscolo.

Ma quanti muscoli abbiamo nel nostro corpo?

La cifra complessiva è molto più elevata di quanto si potrebbe pensare e gli esercizi per garantire un recupero del tono e della forza aumentano di giorno in giorno in termini di qualità e quantità. Quotidianamente ci ritroviamo, inconsapevolmente, ad utilizzare tutti i muscoli del nostro volto: quando mangiamo, parliamo,baciamo, cantiamo, fischiamo e così via….

Provate a pensare quante espressioni siamo capaci di comunicare con la nostra faccia; anche un’espressione seria, dove sembra che non stiamo compiendo alcun tipo di sforzo, richiede un lavoro muscolare. A questo punto perché non pensare allo svolgimento di una ginnastica facciale, per mantenere o perchè no, rendere tonici e simmetrici, i muscoli del nostro volto: primo biglietto da visita quando ci presentiamo a qualcuno. Sembra quasi fuori luogo, ma in effetti i muscoli che costituiscono la nostra faccia, sono numerosi e svolgono ognuno di loro, una funzione fondamentale. Sembra assurdo ma per sorridere e addirittura piangere la mimica facciale attiva o inattiva determinati distretti che nel complesso lavorano in sinergia tra loro.

Distinguiamo i muscoli mimici (o pellicciai) e muscoli masticatori (o scheletrici). I muscoli mimici si inseriscono nella parte più profonda dell’epidermide. Con la loro contrazione permettono lo stiramento della cute e la formazione di pieghe che consentono di comunicare gli stati d’animo attraverso le espressioni del volto. I muscoli masticatori prendono origine dalle ossa del cranio e si fissano sulla mandibola, agendo sull’articolazione temporo-mandibolare. La loro azione permette il movimento della mandibola, che è l’unico osso mobile del distretto craniale. Analizziamo nel dettaglio alcuni muscoli facciali fondamentali e la loro funzione associata.  Mentre leggete, provata ad attivarli per capire di cosa stiamo parlando:

 

Muscoli delle palpebre

Muscolo orbicolare dell’occhio : muscolo circolare intorno all’orbita à chiude le palpebre e le indirizza le palpebre verso l’angolo mediale dell’occhio

Muscolo corrugatore del sopracciglio: sovrasta il muscolo orbicolare à produce i solchi verticali tra le sopracciglia

Muscolo del naso

Muscolo nasale: origina dal rilievo alveolare del canino e raggiunge l’ala del naso à restringe le narici

Muscolo della bocca

Muscolo orbicolare della bocca: fibre circolari, suddiviso in una parte labiale e una parte marginale à chiusura, protrusione delle labbra

Muscolo grande zigomatico: origina dall’osso zigomatico e le sue fibre si irradiano verso gli angoli della bocca à solleva gli angoli della bocca in alto e verso l’esterno. Provate a fare un bel sorriso.

Muscolo buccinatore: muscolo quadrangolare che forma lo spessore della guancia à tira gli angoli della bocca in dietro, tende le guance facendole aderire alle arcate alveo dentali. Ferma il cibo tra i denti, impedendo la sua caduta nel vestibolo della bocca. Partecipa alle azioni di : soffiare e suonare strumenti musicali a fiato.

Muscolo mentale: parte della mandibola e arriva nella pelle del mento à solleva il mento e il labbro inferiore, corruga la pelle del mento.

Muscoli masticatori

Muscolo temporale: muscolo a forma di ventaglio. Origina dalla zona del cranio à chiusura e controllo posturale della mandibola. Retrusione mandibolare.

Muscolo massetere: muscolo a forma rettangolare, che parte dall’arco zigomatico à garantisce l’elevazione della mandibola nel movimento di chiusura della bocca, esercitando una pressione sui denti, oltre a svolgere un movimento di retrusione mandibolare , importante durante il movimento di chiusura della bocca.

Muscolo pterigoideo esterno o laterale : è formato da una zona superiore e inferiore, antagonisti tra loro à permettono protrusione e retrusione della mandibola e apertura della bocca.

Muscolo pterigoideo interno o mediale: origina nella fossa pterigoidea à aiuta ad elevare la mandibola nella chiusura della bocca, in sincronia con i muscoli massetere e temporale.

L’equilibrio del complesso oro-facciale è la condizione necessaria per garantire una buona respirazione, masticazione, deglutizione e articolazione. Il bambino, attraverso l’allenamento pre-linguistico, sviluppa la coordinazione, la forza e la velocità delle contrazioni muscolari di questo distretto utilizzandole in modo sempre più differenziato. Vi sono numerosi casi, in cui andiamo incontro ad un’ipotonia muscolare (riduzione tono) o ipertonia muscolare (aumento tono) di alcuni distretti facciali. Nella maggior parte dei casi, ciò si manifesta nel fenomeno della DEGLUTIZIONE ATIPICA,  ove la postura scorretta della lingua, determina un globale squilibrio orale. Una buona ginnastica muscolare quotidiana, determina il punto di partenza per ripristinare una condizione di simmetria e tono fisiologico, andando a modificare, anche i lineamenti del volto, rendendolo più gradevole.

A questo punto non vi resta che prendere uno specchio e iniziare a sperimentare l’azione dei propri muscoli facciali. Recenti studi stanno dando anche spazio alla logopedia estetica, come prevenzione in età adulta di rughe di espressione. Ciò che viene definita smorfia o “boccaccia” ed in termine tecnico, prende il nome di PRASSIA, può avere una finalità in termini di benefici immediati, ma soprattutto a lungo termine.

PROVARE PER CREDERE!

Dott.ssa Marianna Pisciotta – Logopedista

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