Ipertiroidismo e naturopatia, una via verso il benessere

La tiroide è una ghiandola posta nella parte frontale del collo che avvolge la superficie anteriore della trachea. L’aspetto è quello di una “farfalla” le cui ali corrispondono a due lobi, uniti da un istmo (ovvero una parte di tessuto assottigliata). Lavora in relazione con l’ipotalamo e l’ipofisi, il loro asse funziona in questo modo: l’ipotalamo rilascia l’ormone TRH, questo stimola l’ipofisi a rilasciare l’ormone TSH che, a sua volta, induce la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei T4 e T3, importanti per le funzioni metaboliche dell’organismo. Questa ghiandola, seppur piccola, ha un’importanza fondamentale per il nostro benessere, infatti, ad esempio, regola il metabolismo del nostro organismo, stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi, regola una parte del funzionamento ovarico, agisce sulla pompa cardiaca e respiratoria.

 

L’ipertiroidismo si verifica quando vi è un aumento di uno dei due o di entrambi gli ormoni T4 e T3. Le cause possono essere varie, quindi è sempre il medico a dover diagnosticare la patologia ed a fare le indagini giuste. Una volta avuta la diagnosi, ci si potrà rivolgere ad un naturopata per poter fare una cura complementare che guarda alla persona nella sua totalità. Sempre più studi dimostrano che diete errate, instabilità del glucosio, stress surrenale ed infezioni intestinali vanno ad alterarne le funzioni. E’ stata dimostrata, inoltre, sia la correlazione tra eventi stressanti ed ipertiroidismo sia la correlazione con il problema della permeabilità intestinale. Altri studi ancora evidenziano, nei pazienti affetti da tale patologia, un eccesso di metalli tossici come il mercurio.

Il supporto del naturopata è quello di iniziare consigliando degli antiossidanti. Chi soffre di ipertiroidismo ha uno stress ossidativo più elevato, per cui è bene integrare betacarotene, vitamina C e selenio.  Un altro contributo importante può essere quello delle piante officinali, in particolare la Melissa Officinalis, da assumere sia in infuso che in tintura madre (ma solo dietro consiglio del professionista). Questa pianta agisce sull’asse ipofisi-tiroide e ne rallenta il ritmo di produzione ormonale. Altre piante, assunte come gemmoderivati, possono essere d’aiuto: Cornus Sanguinea che aiuta a ridurre alcuni effetti collaterali, quali l’eccessivo dimagrimento ed i tremori e Viburnum Lantana che, con la sua azione sedativa sul sistema nervoso, riesce a regolare la produzione di ormoni tiroidei partendo dall’ipotalamo e l’ipofisi, andando quindi a regolarizzare la tiroide. Anche i cataplasmi di argilla verde ventilata possono essere molto utili. L’argilla ha la capacità di ridurre le infiammazioni laddove viene applicata, nell’ipertiroidismo infatti c’è un calore eccessivo che deve essere dissipato. Inoltre, a livello energetico, questa patologia causa un forte dispendio, come se la persona non riuscisse a fermarsi e ad ascoltare se stessa, ma fosse in continua accelerazione, in continuo fare. Alcuni fiori di Bach possono essere quindi molto utili, in particolar modo Oak che aiuta a far comprendere i propri limiti ed a rispettare le proprie necessità. Considerando la correlazione tra intestino e tiroide, è bene anche soffermarsi sul microbiota intestinale e valutarne lo stato di salute, in questo caso il naturopata potrà fare un lavoro di reimpiantologia batterica che permetterà di passare da uno stato di disbiosi/squilibrio ad uno di eubiosi/equilibrio.

Mi risulta sempre un po’ difficile descrivere i rimedi da poter utilizzare per le varie patologie, perché mi sento di cadere nella stessa trappola della medicina allopatica, ovvero utilizzare dei protocolli. Ogni persona è un universo a parte e brilla di luce propria, quindi bisogna prima di tutto capire il perché si sia ammalata e poi aiutarla a ritrovare un equilibrio. Spesso nell’incontro tra naturopata e paziente vengono fuori una serie di bellissimi spunti, per cui magari si inizierà a lavorare su un altro organo, su un altro disturbo, per poi pian piano arrivare alla tiroide.

La naturopatia è un cammino, il naturopata dà alcuni strumenti, ma la guarigione parte sempre dal potere curativo insito nel paziente stesso.

Martina Baldi-Naturopata in formazione

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