Gli effetti della musica in gravidanza

Il mese di Febbraio è iniziato all’insegna della musica: abbiamo ascoltato tanti cantanti con tanti bravi di genere diverso. Perché la musica ci piace così tanto? La musica ci permette di sognare, viaggiare con la mente, emoziona, fa riaffiorare ricordi.

La musica è davvero importante nella vita di tutti noi, praticamente da sempre. Sì, da sempre, perché già prima della nascita, quando si è in utero, il feto riceve dei benefici dall’ascolto della musica, dei suoni, della voce della propria mamma.

Ma vediamo, quali sono i sensi che il bambino sviluppa in utero?

Prima ancora di nascere il bambino inizia già a sviluppare nell’utero materno le capacità legate ai cinque sensi: il tatto, grazie al con-tatto che il feto avverte con le pareti dell’utero che lo circondano e lo proteggono come in un abbraccio; il gusto, già dal primo trimestre di gravidanza, attraverso il liquido amniotico, permette al feto di riconoscere i sapori dei cibi che la mamma assume; l’olfatto, permetterà al bambino di riconoscere immediatamente l’odore della mamma e del latte materno dal quale sarà attratto; la vista grazie alla quale il bambino riuscirà a mettere a fuoco il volto della mamma quando sarà proprio tra le sue braccia; e l’udito.

Fin dalle prime settimane il feto inizia a sviluppare la sensibilità sonora, che si completa intorno al quinto mese di gestazione: intorno alla ventesima settimana, il senso dell’udito del feto è paragonabile a quello di un adulto.

Nell’ambiente intrauterino i bambini percepiscono suoni interni quali il battito cardiaco della madre, il suo respiro, il rumore del liquido amniotico che si sposta. Allo stesso tempo però percepiscono anche i suoni provenienti dall’esterno, come la musica o il suono della voce della mamma e del papà, che gli permetterà di riconoscerli immediatamente dopo la nascita.

Quanto è importante allora la musica in utero?

E’ importante ascoltare musica durante la gravidanza in quanto essa influenza la crescita e lo sviluppo del feto, determinando un incremento dell’attività cerebrale. Spesso in corrispondenza all’ascolto di suoni, il feto produce movimenti in utero che anche la mamma avverte. In questo modo la musica permette di creare un vero e proprio legame mamma-bambino già durante la gravidanza.

Il suono del ciondolo chiama-angeli che ormai tutte le mamme indossano già dalle prime settimane di gravidanza, ad esempio, è utile perché aiuta il piccolo a riconoscere i momenti di attività e di quiete della mamma. 

Anche l’ascolto della voce della mamma è benefico per il feto perché ha un effetto calmante, lo tranquillizza. Spesso, nei primi mesi di vita, quando un bambino piange e la mamma non sa come calmarlo, può essere d’aiuto proprio il canto o la lettura di un brano che il bambino aveva già ascoltato in utero proprio attraverso la voce della sua mamma: il piccolo, infatti, ha nella sua memoria quel suono dolce che quindi gli permette di sentirsi rassicurato e di calmarsi.

Cosa può fare allora una mamma in gravidanza?

Ogni mamma allora può favorire il benessere fetale e creare questo bellissimo legame attraverso la musica: può ascoltare la musica che preferisce perché se fa stare bene lei farà stare bene anche il bambino, evitando volumi eccessivamente alti, può leggere una storia ad alta voce o cantare una canzoncina al piccolo… e non importa se le note non sono quelle giuste, al vostro bambino non interessa la nota perfetta!

Che aspettate allora? Scegliete la vostra musica preferita e buon ascolto ad entrambi!

Ostetrica Erika Petrozzi

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