Omofobi si nasce o lo si diventa?

L’omofobia è la paura irrazionale nei confronti degli omosessuali. Tale paura a volte è così marcata che può sfociare addirittura in odio.

Ovviamente non si nasce omofobi ma lo si diventa attraverso l’educazione proveniente dall’ambiente familiare, da quello sociale ed in alcuni casi attraverso la Chiesa infatti nei paesi con una marcata influenza religiosa (come lo è l’Italia) la coppia omosessuale non risulta essere riconosciuta e questa resistenza spinge le persone facilmente influenzabili a vedere in loro un pericolo.

A tutto questo bisogna poi aggiungere la paura insita nell’uomo del diverso basti ricordare le oppressioni che hanno subito le persone di colore nella storia dell’uomo e che purtroppo, in alcuni paesi del mondo, ancora subiscono.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ed assistiamo a dei profondi cambiamenti sociali e su tutti alla legalizzazione dei matrimoni gay i quali possono stimolare la paura al cambiamento contribuendo a rendere più sospettosi gli individui ostili.

Da un punto di visita psicologico potremmo pensare che questo atteggiamento ostile nei loro confronti sia dovuto ad al timore di scoprire in loro delle tendenze o delle semplici attenzioni verso gli individui dello stesso sesso e per questo scacciano l’idea scagliandosi contro gli omosessuali.

Altra risposta potrebbe essere dovuta ad una sorta di protezione della razza dal “diverso”; un diverso che biologicamente non ha la possibilità di concepire se non attraverso le tecniche di fecondazione disponibili o l’adozione.

Detto questo dovremmo sganciarci dal concetto di omosessuale = individuo che sceglie di appartenere a quel sesso. Nessuno di noi sceglie la propria sessualità ed a tal proposito ci sono varie teorie che puntano l’attenzione sull’ambiente familiare, sulla genetica ed addirittura sulla risposta immunitaria della madre nei confronti del feto durante la vita uterina.

Infine lascio a voi alcune domande a cui rispondere autonomamente tratte dalla “Scala Italiana per l’Omofobia”

Ecco alcune affermazioni

  • Ho paura che i rapporti omosessuali siano una minaccia per la società in quanto contribuiscono alla diminuzione delle nascite
  • Cambierei opinione e sentimenti verso un amico se venissi a scoprire che è omosessuale
  • I gay e le lesbiche non dovrebbero rivelare ai loro genitori la propria omosessualità, per non farli soffrire troppo
  • Il comportamento omosessuale non costituisce un buon esempio per i bambini
  • Un buon calciatore non può essere gay
  • La cultura omosessuale (libri, film, televisione, ecc.) può essere pericolosa perché può provocare un aumento dei casi di omosessualità
  • Se i gay e le lesbiche vogliono avere gli stessi diritti degli eterosessuali devono rinunciare alla loro omosessualità
  • Se scoprissi che il mio superiore è omosessuale, avrei paura delle richieste e/o delle pressioni sessuali che potrebbe farmi
  • Mi procurerebbe disagio ospitare in casa per la notte una coppia omosessuale

L’intervento del professionista molte volte si va a concentrare sulla persona omosessuale che vivendo in un ambiente omofobico interiorizza questa condizione fino al punto di sperimentare continui sentimenti negativi nei confronti della propria omosessualità.

Compito dello psicologo è quello di accompagnarlo verso il processo di coming-out.

 

Dott. Luca Sanfilippo – Psicologo clinico Consulente ed Educatore Sessuale

 

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