La stagione per lasciar andare

La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno. La saggezza è lasciar andare qualcosa ogni giorno. (Proverbio zen)

Introduzione                                                                            

Il cambiamento di stagione rappresenta per tutti una fase solitamente delicata, in cui alla curiosità per il nuovo che arriva, si accompagna anche il malessere legato all’acuirsi di vecchi e nuovi disturbi che affliggono la nostra salute. Infatti, alzi la mano chi tra noi non ha avvertito già da un po’ di tempo, un cambiamento nel proprio umore o nella risposta del proprio organismo agli stimoli esterni come luce, temperatura e suoni. Ma certo… è arrivato l’autunno!

Secondo l’Ayurveda, questa è la stagione in cui è normale sentirsi “sradicati”, privi di punti di riferimento, poco lucidi, poiché risulta predominante il principio Vata che ha – tra le altre –  le caratteristiche mobilità e instabilità. Appare indispensabile, dunque, equilibrare questo principio al quale si accompagnano tipicamente gonfiori, ansia e insonnia, disturbi alle vie respiratorie, alle articolazioni e la schiena.

Inoltre, come in ogni fine che si rispetti, il termine della stagione estiva con il sopraggiungere di quella autunnale, ci insegna a lasciare andare ciò che non è più funzionale per noi, al fine di restituire leggerezza alla mente e disintossicare il corpo.

Le posizioni yoga (asana) che in questo periodo dell’anno possono aiutarci maggiormente sono quelle che hanno le seguenti funzioni, principalmente mirate alla raccolta delle energie della Terra per la preparazione all’inverno:

  • migliorare la potenzialità respiratoria e la funzionalità dei polmoni
  • espandere l’ampiezza della cassa toracica
  • migliorare la postura delle spalle
  • favorire il rilassamento e la meditazione
Foto 1 – Migliorare la funzionalità dei polmoni aiuta ad affrontare l’autunno
(fonte: ww.wikipedia.org)
La respirazione quadrata

Sama vritti Pranayama, chiamata anche “Respirazione quadrata”, deriva dal sanscrito “sama” che significa uguale e “vritti” che significa “movimenti o fluttuazioni”. La sua esecuzione è semplice: immaginare di disegnare un quadrato con la mente, ad ogni lato eseguire un atto respiratorio, facendo in modo che l’inspirazione, l’espirazione e pause abbiano la stessa durata. .

Per eseguirla, siediti in una posizione comoda a gambe incrociate oppure distese davanti a te, chiudi gli occhi, rlassa le mani sulle ginocchia. Procedi come segue:

  • ascolta il tuo respiro naturale
  • inspira e misura la durata del tuo respiro e immagina di disegnare un lato di un quadrato
  • trattieni il respiro (a polmoni pieni) e disegna il secondo lato del quadrato
  • espirando e disegna il terzo lato
  • trattieni il respiro (a polmoni vuoti) e disegna il quarto lato.
Foto 2 – Esecuzione della respirazione quadrata
(fonte: www. ogawithsubhash.com)

La durata di ogni fase può essere 3-4 secondi, o anche di più, l’importante è che tutte le fasi siano equalizzate,  e che tu inizi a provare in modo graduale.

Per quanto riguarda eventuali controindicazioni, se sei in dolce attesa ti ricordo che bisognerebbe evitare di fare le ritenzioni del respiro, per cui dedicati al respiro naturale senza trattenere in alcuna fase.

Benefici

Questa tecnica di  respirazione ha i seguenti effetti benefici:

  • regolarizza la pressione arteriosa e il battito cardiaco;
  • rafforza il sistema immunitario;
  • utile in caso di insonnia e piccoli disturbi legati all’ansia.

A questo punto non devi fare altro che provarla, magari dopo una bella passeggiata in un bosco! I benefici saranno sorprendenti e con l’aiuto del respiro imparerai a lasciar andare per far spazio a esperienze nuove.

 

Bibliografia

 K.S. Iyengar, Teoria e pratica dello Yoga

Swami Satyananda Saraswati, Asana Pranayama Mudra Bandha

 

Dott.ssa Loredana Pascarella-Insegnante di Yoga specializzata in Yoga per Bambini & Yoga Accessibile, Bisogni Speciali

 

Sharing is caring!