Impariamo a soffiare il naso: importante traguardo della crescita.

Non sottovalutiamo la funzione fondamentale, svolta dal organo di senso, deputato all’olfatto: il NASO.

Esso svolge numerosi funzioni. In primis, sicuramente, contribuisce all’aspetto estetico del nostro volto. Dal naso all’insù ad un naso “importante”, esso rappresenta un elemento armonioso per il nostro profilo e il nostro volto. Le funzioni fisiologiche del naso, invece, sono numerose, per permettere il fenomeno della ventilazione che ci garantisce una buona e sana respirazione. Il naso non solo ci permette di “odorare”; di riconoscere e selezionare odori piacevoli da odori sgradevoli, che molto spesso, attivano in noi il ricordo, legato al quel particolare profumo, ma svolge una triplice funzione:

  • NASO come FILTRO à le cavità nasali sono rivestite da epitelio respiratorio ciliato che costituiscono una vera BARRIERA PROTETTIVA dagli agenti esterni; non solo piccole particelle di polvere e allergeni , ma svolge anche una funzione antimicrobica, abbattendo la carica batterica e virale dell’aria inspirata. Per questo è importante respirare con il naso e non con la bocca: per prevenire le infezioni del cavo orale e di bronchi.
  • NASO come UMIDIFICATORE à la fossa nasale è molto irrorata, grazie all’estesa rete sanguigna del suo rivestimento interno; ciò assicura l’azione di riscaldamento e umidificazione dell’aria inalata prima che raggiunga i polmoni. La respirazione orale (pensiamo quando siamo raffreddati e quindi abbiamo il naso “tappato”) bypassa queste funzioni, in quanto l’aria inalata dalla bocca, tende a favorire affezioni delle vie respiratorie.
  • NASO come REGOLAZIONE à la struttura del naso, regola e permette il controllo dell’entità del flusso aereo inalato, andando a prevenire l’iperventilazione.

Sulla base di quanto descritto finora, si comprende, come sia importante garantire una pulizia e pervietà del naso. ciò è importante fin da piccoli. Soffiare il naso ai nostri bambini, sembra un gioco da ragazzi, ma non sempre l’azione che si fa è efficace.

In primis quanti di voi tendono a chiudere, in modo intervallato, le narici del piccolo, per garantire un drenaggio migliore del muco?

Anche noi adulti tendiamo a farlo. In effetti questo meccanismo va modificato, in quanto al bambino non permette una completa fuoriuscita del muco; anzi; va a favorire una risalita del muco verso le tube, che collegano il naso con l’orecchio medio.

L’ideale è soffiare il naso andando a chiudere una narice alla volta e garantire l’uscita del muco, mediante un’espirazione energica, ma non troppo forte, soprattutto quando si è molto raffreddati, per evitare pressioni al timpano e quindi dolore.

Buona abitudine è anche svolgere una pulizia quotidiana del naso, mediante lavaggi nasali (in commercio si trovano numerosi kit di soluzioni; affronteremo l’argomento in un articolo dedicato.)

Vediamo insieme qualche piccolo gioco, che permette al piccolo di scoprire ed esercitare le funzioni del proprio nasino:

  • Tappare delicatamente il naso con le dita, rilasciare e verificare che le ali delle narici si riaprono; si può proporre al piccolo il gioco del sub, che per immergersi in acqua deve tappare le narici.
  •  Tappare una narice alla volta, tenendo la bocca chiusa e buttare fuori l’aria dall’altra narice aperta  . Si può imitare con la manina il gesto della pistola e chiudere una narice alla volta con il pollice.
  • Spegnere le candeline usando, esclusivamente, l’aria che esce dal naso
  • Divertirsi a soffiare la farina, lo zucchero a velo o il cacao, utilizzando l’aria del naso
  • Annusare un fiore aiuta a comprendere il meccanismo del naso e olfatto.
  • Soffiare sull’acqua con una cannuccia alternando le narici; è divertente mettere del sapone nell’acqua per creare un gioco di bolle.
  • Fare avvicinare il bambino al vetro della finestra o finestrino della macchina e proporgli di giocare ad “appannarlo” soffiando con il nasino
  • Mettere dei coriandoli o pezzetti di carta o polistirolo in un bicchiere, far prendere aria dalla bocca e poi far appoggiare il bordo del bicchiere tra le narici e il labbro superiore. Utilizzare tutta la forza del naso in espirazione (l’aria esce fuori dal naso) per permettere un volo di coriandoli.

Ricordiamo che i primi grandi maestri di vita dei piccoli, sono i genitori. Fargli vedere come soffiare il nasino, imitando l’azione, magari davanti allo specchio, migliora l’apprendimento. È consigliabile dare il primo pacchetto di fazzoletti al bambino, intorno ai 3,5/4 anni.

Buon apprendimento!

Dott.ssa Marianna Pisciotta – Logopedista

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